A te Inviolata Regina della Notte,
a te che siedi su Pallidi Troni Argentei.
A te e alle tue Nature apparenti,
distaccate,
non congrue.
A te che entri in canali di respiri e di cuori,
graffiando,
lacerando ciechi occhi,
aprendoli ai giochi sfuggenti dei Sogni e delle Visioni.
A te e al tuo Sacro Istinto di Donna,
al tuo Sangue Inebriante,
cupo come un vermiglio sorso di vino.
A te e ai tuoi baci,
che celi nel buio del tuo ventre,
preziosi come un cristallo liquido,
come l'ultima mappa dell'ultimo bucaniere.
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