Il suo viso mi accoglie nella sua calma notturna.
Dimentico e nasco.
Lei ospitale accetta i miei baci.
Grande come il mondo,
pura come il ventre di una madre.
Nel suo seno rifletto il Mistero,
la verita' di fede,
l'adesione alla mia pazzia.
Sento la cognizione della sua fuggevolezza,
la certezza della lontananza,
l'intimo legame con la mia disperazione.
Afferro i pochi istanti con la tensione dell'ESTASI,
e mi perdo nell'abbraccio dei suoi fianchi,
non chiedendo piu' nulla.
 
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